Mobbing, che cos'è? E come riconoscerlo

Il Mobbing? Ricatto e omertà

La violenza che striscia in silenzio: il mobbing

mobbing

Da qualche anno è ormai entrato nel linguaggio comune il termine mobbingCon questa parola, di derivazione anglosassone si indica, in linea generale, il fenomeno delle violenze morali e psicologiche che possono verificarsi all'interno dei contesti lavorativi, e di gruppi. Il mobbing assume quindi, nello specifico, il significato di pratiche vessatorie e persecutorie agite dal datore di lavoro o dai colleghi (con frequenza elevata e per un lungo periodo di tempo) nei confronti di un lavoratore.

 Lo stress, il disagio e le difficoltà che nascono da questo fenomeno portano molto spesso e, in maniera graduale, il soggetto a un grave deterioramento sociopsicofisico. Motivi della persecuzione possono essere i più svariati: gelosia, invidia, antipatie, carenza di regole etc...

 Conoscere, indagare e analizzare a fondo il problema del mobbing vuol dire già combatterlo, anche perché le conseguenze di questo fenomeno possono colpire la stessa azienda che è soggetta alla diminuzione della capacità lavorativa della vittima la quale lavora poco e male, produce meno, è costretta ad assentarsi.

Un altro possibile danno, derivante dal mobbing per l’azienda stessa, è quello alla propria immagine.
Un problema da affrontare seriamente, quindi, sotto ogni punto di vista; perché il lavoro è una componente ineliminabile per il benessere psicosociale dell'individuo e allo stesso tempo il perno su cui è edificata la nostra Costituzione.

Donato Cattani