Violenza nello sport
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Inquadrare il fenomeno degli ultrà e della violenza nello sport è molto complesso e, soprattutto nella nostra cultura, è strettamente legato al Calcio, come mezzo di espressione sportivo e non, e alla società giovanile che si evolve a fianco dei mutamenti sociali ed economici del proprio contesto di appartenenza. L'ultrà è soltanto una piccola cellula della realtà sportiva contemporanea ma che, insieme agli interessi economici (che ormai il mondo del "pallone" sembra non possa più disattendere), hanno generato un complesso organismo disfunzionale.
Non da ultimo la violenza vi può essere anche nella preparazione di alcune discipline di ginnastica dove gli allenatori diventano dei veri aguzzini.
Lo sport, così, quando scade in violenza perde la sua reale funzione (quella ludica e ricreativa) per cedere il posto agli interessi economici e alla violenza, tanto da aver ormai tradito la vera essenza di questa antichissima attività. Il termine sport, di "conio" anglosassone, possiede antichissime radici che, anche nell'etimologia, stavano a indicare quella particolare attività che veniva fatta senza fine, scopo.
Lo sport significa dunque
comprensione e tolleranza, vivere in armonia con tutto ciò che ci
circonda, compresi gli altri e il nostro corpo. Esso dovrebbe far
affiorare quanto di meglio c’è in una persona, i suoi valori più
autentici e reprimere gli orgogli, le iniziative violente e distruttive
che fanno parte, purtroppo, del suo lato in ombra.
Donato Cattani